Borghi fioriti,
colline, distese di campi perfettamente coltivati, chiese con architetture
stupende contenenti tesori nascosti, tramonti mozzafiato, viottoli lastricati e
campi di girasoli…queste sono solo alcune delle cose mi vengono in mente
pensando all’Umbria. Una regione che fino a qualche giorno fa non conoscevo per
niente, ma che mi ha lasciata davvero senza parole per la sua bellezza naturalistica
e per le particolari costruzioni.
L’Umbria, collocata
nell’Italia centrale, è una regione ricchissima di storia. Ne sono
testimonianza i borghi con le mura perfettamente conservati e che ancora oggi
fungono da accesso alle città, le case-torre sono ancora abitate e alcuni
luoghi storici come le fortezze sono diventate particolari location per
alberghi e ristoranti. In Umbria si respira storia ovunque…che l’atmosfera
medioevale sia ancora presente? Spesso passeggiando nelle strette vie dei
paesini meno conosciuti e frequentati dai turisti ho viaggiato con la mente nel
tempo fantasticando di trovarmi nel lontano 1100 o 1200 epoca di costruzione di
molti dei borghi che ho visitato, la totale assenza di rumori e traffico mi ha
quasi fatto dimenticare di essere nel 2019. Questa antica terra è stata via di
passaggio di popoli che hanno scritto la storia: etruschi, romani e gli
antichissimi umbri, i resti della transizione di queste genti sono di altissimo
valore archeologico.
La spiritualità dei
luoghi aleggia dappertutto e trova espressione nelle chiese, monasteri,
abbazie, eremi e cappellette che oggi sono muti testimoni della fede cristiana
incarnata nella figura di San Francesco d’Assisi uno dei santi più conosciuti e
venerati in Italia. Come per i primi eremiti cristiani che si rifugiarono in
Umbria e per lo stesso San Francesco camminare è stato molto importante e lo si
può fare in contesti molto particolari: nelle aree archeologiche, nei parchi
naturali, sulle colline che offrono visuali a 360 gradi e nei piccoli paesi
disseminati su tutto il territorio, Le salite e i gradini presenti vi
sembreranno pesanti durante la salita, ma la fatica sarà cancellata dalla pace
e dalla bellezza che la terra umbra offre.
Forse la decisione
di visitare una regione senza mare in agosto non è stata delle migliori, ma la
brezza fresca delle colline è stato un incentivo per esplorare borghi
magnifici, ad un primo sguardo simili tra loro, ma dopo un’attenta visita
ognuno è risultato essere particolare e diverso dall’altro. L’armonia dei
paesaggi, delle architetture e dell’arte mi ha davvero spiazzata, mai avrei
pensato di apprezzare così tanto questa terra le cui ricchezze sono custodite
da un popolo che ad una domanda o alle curiosità dei viaggiatori risponde con
saggezza e orgoglio profondo.
Ho raggiunto
l’Umbria in macchina, inizialmente l’idea era di accamparmi con la tenda, ma
alla fine ho campeggiato solamente la prima notte; è stato difficile trovare le
località giuste in cui piantare i picchetti soprattutto senza invadere i campi
coltivati.
IL MIO
ITINERARIO:
DAY 1
-Gubbio-Rasiglia-Norcia-Castelluccio
di Norcia-Monti Sibillini-
Il primo borgo
umbro che ho incontrato è stato Gubbio. Il piccolo centro di origine romana rivestì
un ruolo di rilievo nel XIV secolo, epoca in cui assunse l’aspetto attuale. Il
luogo che ho preferito di Gubbio è stata Piazza Grande, una grande piazza di
impostazione medioevale su cui si affacciano il Palazzo dei Consoli e il
Palazzo Pretorio. Da questo importante spazio pubblico si gode di una
panoramica sulle colline, osservate l’orizzonte sorseggiando una birra e
mangiando una crescia! Dalla piazza si arriva a piedi alla cattedrale, al
Palazzo Ducale e alla torre medioevale.
Rasiglia conosciuta
anche come borgo delle acque è davvero un piccolo gioiellino. L’intero paese è
attraversato da piccoli corsi d’acqua e ruscelli, tra le case in pietra ci sono
cascatelle, ponti, lavatoi e fontane in cui rinfrescarsi. Le acque del borgo sono alimentate
infatti dalle sorgenti del fiume Menotre, che nasce proprio in questi luoghi
incontaminati offrendo scorci veramente unici.
Norcia da sempre è
stata bersagliata da terremoti, nel 1328 la città fu completamente rasa al
suolo si salvarono solo le mura ancora oggi visibili, anche oggi i segni del
recente terremoto del 2016 sono la prima cosa che salta all’occhio entrando nel
cuore del paese: della chiesa di San Benedetto non rimane che la facciata.
Castelluccio vi
lascerà senza fiato per la bellezza del paesaggio che in agosto sembra dipinto
con tutte le tonalità di verde immaginabili, la natura qui si è davvero
superata. Il Pian Grande, sovrastato dai Monti Sibillini scolpiti e arrotondati,
è dominato dal piccolo paese sorto a 1400 metri di quota. Qui la prima notte
l’ho passata in tenda, sulla cima di una collina da cui ho potuto godermi ogni
singolo gioco di luce creato dal tramonto e all’alba un altrettanto
meraviglioso spettacolo mi è stato riservato osservando la piana dall’alto…la
nebbia che saliva dai prati ha creato l’illusione di un lago che si fondeva con
le sfumature di arancione, rosso e azzurro del cielo.
DAY 2
-Foligno-
Spello-Assisi-Perugia-
La giornata inizia
con una visita di Foligno alle prime luci del mattino, senza incontrare quasi
nessuno, anche qui si respira storia e atmosfera medioevale in ogni via. Il
centro storico è ricco di tesori architettonici: Duomo, dal Palazzo Comunale e
da Palazzo Trinci, passeggiate con i vostri pensieri e sorseggiate per
svegliarvi al meglio un caffè nella piazza della Repubblica.
Spello, il borgo
fiorito, è stato uno dei paesi che più mi ha entusiasmata in Umbria. Le
costruzioni, le vie strette, gli scorci obbligano chi entra nel borgo ad
effettuare una visita lenta, perdendosi di continuo nei saliscendi all’interno
delle mura assaporando i gradevolissimi profumi che emanano le cucine di case e
ristoranti.
Assisi è una tappa
obbligatoria in un tour dell’Umbria che si rispetti, ma forse confronto ai
quieti e silenziosi borghi minori risulta una cittadina un po' caotica e con
troppi negozi e ristoranti. Il fatto che sia brulicante di turisti e piena di
esercizi commerciali di ogni sorta stride un pochino con l’immagine della terra
natia di San Francesco. Le architetture religiose sono magnifiche, le chiese
principali la Basilica di San Francesco e la Basilica di Santa Chiara (le
uniche due che ho deciso di visitare) sono davvero stupendi esempi di antichi
cantieri suggestivi anche oggi nonostante il progredire delle conoscenze e dei
metodi costruttivi. Gli affreschi e gli impianti delle costruzioni sviluppate
su più livelli vi stupiranno per il perfetto stato di conservazione e la
magnificenza dei colori soprattutto se si pensa agli enormi danni provocati
alla Basilica Superiore di San Francesco dal terremoto del 1997.
Perugia capoluogo
umbro è una graziosa città sorta su un’antica acropoli etrusca. Si trova in
posizione sopraelevata e dalle mura si può godere camminando di bellissimi
scorci sulle colline circostanti, arrivando in lontananza si può riconoscere la
successione prospettica di campanili che rendono lo skyline di Perugia
inconfondibile. Ho dedicato alla visita della città qualche ora decidendo di
scoprire i principali punti di interesse come la Piazza IV Novembre con il
Palazzo dei Priori e la Fontana Maggiore, il Pozzo Etrusco, la Rocca Paolina, la
Cattedrale e l’Arco Etrusco. Il centro storico è percorso da Corso Vannucci,
una passeggiata che unisce nord e sud congiungendo Piazza IV Novembre, l’antico
nucleo di Perugia e Piazza Italia, luogo principale del periodo postunitario.
DAY 3
Dopo il caos e il
via vai di Perugia e Assisi sono tornata alla tranquillità dei piccoli borghi.
Todi è un piccolo comune tra le colline a cui si accede tramite una funicolare
gratuita o con una passeggiata. Anche gli edifici medioevali qui la fanno da
padrone incorniciando la piazza principale su cui si affaccia il Duomo
dell’Annunziata con il suo splendido rosone; è la città di Jacopone da Todi uno
dei più celebri autori di laudi religiose della letteratura italiana. Sembra un
borgo fantasma pochissimi turisti scelgono Todi come tappa ed è per questo che
conserva la silenziosa atmosfera che doveva avere nel passato.
Dopo i molti borghi
visitati ho deciso di vedere anche le bellezze naturali che l’Umbria offre
dirigendomi nella zona di Terni in cui è custodito uno dei paesaggi rimasti
incontaminati dall’azione dell’uomo: le cascate delle Marmore. La cascata è uno
spettacolo senza paragoni soprattutto quando la si osserva con la sua massima
portata (in orari prestabiliti da verificare prima di andare). Io ho deciso di
effettuare il percorso partendo dall’alto da cui si osserva la cascata
incorniciata dalla nuvola di acqua che da essa si propaga, con la fortuna di
avere immortalato un mezzo arcobaleno creato dai giochi di luce tra sole e
acqua! Per scendere e giungere al Belvedere Byron che è anche il punto in cui vi
è la prospettiva migliore dell’intera cascata ci sono 3 sentieri. Il sentiero 1
(quello che ho scelto)è il più lungo ed impegnativo, ma è anche quello che
regala gli scorci migliori, per scendere il percorso è a gradoni e in alcuni
punti scivoloso per lo zampillare dell’acqua, se non volete bagnarvi acquistate
un impermeabile usa e getta prima di entrare e indossate scarpe comode.
A pochi passi dalle
cascate un altro borgo ha suscitato la mia curiosità San Gemini. La località è
rinomata per le qualità benefiche delle acque minerali, ma con il sito
archeologico di Carsulae (un museo en plein air) offre ottimi spunti per una
visita più approfondita. Nella piazza centrale vi è la chiesa medioevale di San
Giovanni e interessante è anche il Palazzo Pretorio con l’annessa Torre
Esperla; la sera passeggiare tra le vie di San Gemini con le luci gialle
soffuse è stato davvero suggestivo.
DAY 4
Orvieto è stata
l’ultima tappa in Umbria. Collocata su una rupe tufacea di origine vulcanica, i
camminamenti nella cittadina si percorrono seguendo un percorso ad anello che
si snoda tra verdi parchi e viuzze strette. Il centro storico rivela i millenni
di storia di Orvieto nata come insediamento etrusco (come ricordano i reperti
custoditi nel museo archeologico). Il Duomo è difficile da descrivere a
parole…è un imponente cattedrale, difficile da classificare per l’eterogeneità
delle soluzioni architettoniche di cui si compone, ma la facciata è davvero
sorprendente grazie all’uso di mosaici e a motivi tipici del gotico francese.
La visita alla
scoperta dell’Umbria si interrompe ad Orvieto, ma il viaggio prosegue risalendo
dalla Toscana, visto il caldo c’è stata una piccola tappa al mare presso il
Lido di Tarquinia (che mi ha fatto una pessima impressione) prima di
raggiungere le famose terme naturali di Saturnia. Il sito termale nasce da un’unica sorgente e
l’acqua sgorga con una temperatura di circa 37 gradi, piacevole nonostante il
caldo di agosto. L’acqua delle terme è minerale poiché durante il percorso
sotterraneo si mineralizza assorbendo anidride carbonica che durante il
processo di scarico di scioglie liberando zolfo, calcio, solfati e magnesio. Le
terme naturali in quanto gratuite sono affollate, ma in orario tramonto sono
abbastanza vivibili, inoltre la luce vi regalerà scatti con un colore d’acqua
di un azzurro particolare!
Per la notte a
pochi passi da Saturnia ho raggiunto il paese di Murci nell’entroterra della
Maremma di Grosseto; il borgo è minuscolo unico monumento da visitare è la
chiesa di San Domenico e poco distante è sorto il parco eolico un impianto per
la produzione di energia eolica.
DAY 5
Quinto e ultimo
giorno rientro alla base, ma con un’ultima tappa: Siena la cittadina toscana
nota per il suo palio. La città senese è conosciuta per il ricco patrimonio
storico, artistico e per l’impianto urbano tipicamente medioevale, tanto che il
centro storico è diventato patrimonio dell’UNESCO. Piazza del Campo è un
autentico capolavoro con la sua particolare forma e la bellezza architettonica,
su di essa si affaccia il Palazzo Comunale, all’interno di questo spazio si
svolge il famoso palio (competizione tra le contrade di Siena nella forma di
giostra equestre come nel Medioevo). Oltre alla piazza uno sguardo va rivolto
anche al Duomo, la chiesa è un esempio dello stile romanico-gotico e al
Battistero di San Giovanni al di sotto del campanile della chiesa.
UMBRIA ON THE ROAD CONSIGLI DI UNA VAGABIONDA
Campeggio
alternativo
Dormire in tenda
sui Monti Sibillini è stato fantastico: un tramonto suggestivo, una notte al
freddo e un’alba sulla piana di Castelluccio magica con giochi di luce e nebbia
pazzeschi.
Dormire in un
castello
Nei pressi di
Perugia ho trascorso la notte in un autentico castello la fortezza di
Monterone. Ho trovato l’alloggio su booking e grazie ad un buono sconto la
notte passata qui non è stata così costosa. La struttura nacque nel XIII secolo
ed ebbe nel corso dei secoli un ruolo attivo nella storia della provincia
perugina finche’ nei primi decenni del Novecento a seguito della morte
dell’ultimo proprietario Alessandro Piceller il castello fu abbandonato. Oggi è
diventato dimora storica per il soggiorno di turisti con tutte le comodità e il
lusso dei giorni nostri (spa e piscina) pur mantenendo le radici medioevali
(nella mia camera nella parete sopra al letto vi era uno splendido rosone che
ha dato il nome “Rosone” alla stanza.
Murci una notte
fuori dal mondo
In questo borgo
potete spegnere davvero la spina: il cellulare non prende, c’è pochissimo
movimento e intorno solo colline. Ho soggiornato nel b&b L’Asino vola di
una simpatica e carinissima signora napoletana Daniela, la struttura oltre ad
offrire camere è anche ristorante-pizzeria con una cucina molto curata e gusti
della tradizione uniti ad un tocco partenopeo. Risvegliarsi in una delle camere
è come mettere un piede nei passati anni 50 per il gusto dell’arredo e la
semplicità di tutto ciò che c’è intorno.

kia_ket

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