L'escursione al Passo Nefelgiù, 2583 m, è uno dei classici giri della Val Formazza, un sentiero ben segnalato, panoramico e adatto a tutti gli escursionisti!
Una volta giunti in cima il panorama sulla diga del Vannino vi ripagherà pienamente della fatica (come nella foto). Si tratta di una gita adatta ai vari periodi dell'anno, in primavera e inverno meglio con gli sci d'alpinismo o con delle ciaspole, in estate e in autunno è probabile trovare residui di neve.
La salita in breve:
Partenza: Morasco 1743 m
Dislivello: 840 m
Difficoltà: Escursionistico, in alcuni tratti il terreno è sconnesso, meglio indossare scarponi da trekking e per la discesa consiglio bastoncini.
Accesso: Sponda sinistra diga di Morasco, potete lasciare la macchina al parcheggio collocato sotto il lago.
Tempo: 5h
Punti d'appoggio: Rifugio Bim Se (lo trovate al punto di partenza)
Una volta giunti in prossimità della diga di Morasco imboccate il sentiero sterrato (con sbarra solitamente abbassata) a sinistra, qui troverete le prime indicazioni sul tempo di percorrenza. Dopo circa un'ora di cammino, su un sentiero che vi darà una magnifica vista sul lago di Morasco giungerete all'Alpe Nefelgiù, caratterizzata dalla presenza di alcune baite. Una volta oltrepassata la baita più grande, a destra del pascolo, proseguite entrando nel vallone di Nefelgiù. Io ho scelto questo giro a metà agosto, in una giornata apparentemente soleggiata, ma una volta giunta in prossimità della baite mi sono imbattuta in un piccolo temporale, durato circa 20 minuti. Dopo aver percorso il vallone, su cui il sentiero prosegue con una pendenza minima, vi ritroverete a dover percorrere l'ultimo tratto, che sale rapidamente fino al Passo Nefelgiù. In alcuni tratti ho trovato ancora della neve, in fase di scioglimento, quindi il sentiero era attraversato da piccoli ruscelli che però non hanno ostacolato la mia salita.
Gli ultimi 45 minuti sono in pendenza, su una stradina in cui troverete materiale sassoso, resti di frane e smottamenti, ma una volta arrivati in cima al passo potrete osservare un panorama a 360 gradi che vi permetterà di riconoscere le vette più famose della Val Formazza. Per la discesa potete decidere se percorrere nuovamente il sentiero della risalita oppure potete scendere verso l'alpe Vannino, tornando in direzione Valdo (punto in cui vi è la seggiovia del Segersboden) o a Canza. Se scegliete una di queste due opzioni è consigliabile lasciare un'auto qui per poi tornare a Morasco punto di partenza della vostra escursione.
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