IL VIAGGIO E LA SUA EVOLUZIONE

Definizione

Viaggio: vïàggio s. m. [dal provenz. viatge, fr. ant. veiage, che è il lat. viatĭcum «provvista per il viaggio» e più tardi «viaggio», der. di via «via2»; cfr. viatico]. 1. Landare da un luogo ad altro luogo, per lo più distante, per diporto o per necessità, con un mezzo di trasporto privato o pubblico o anche, ma oggi raramente, a piedi (definizione dizionario Treccani 2018).

Breve storia della diffusione del viaggio

L’uomo è stato un viaggiatore fin dai tempi antichi.
I primi spostamenti avvenivano soprattutto per motivi commerciali, militari, e religiosi. Durante l’Epoca Medioevale (in particolare dopo l’XI secolo) si assiste ad un massiccio spostamento di uomini e merci oltrepassando i confini di tutta Europa. Spinti da ragioni diverse cavalieri, chierici, guerrieri e mercanti lasceranno nella letteratura un segno del loro vagare.
Il pellegrinaggio si sviluppa proprio in questo periodo storico ed è una delle tipologie di viaggio più antiche, il termine definisce un itinerario compiuto per devozione, ricerca spirituale, o penitenza, verso un luogo considerato sacro. Tutte le grandi religioni sono accumunate da forme di pellegrinaggio, anche se con fini, mete e realizzazioni diverse tra loro.
L’Epoca Moderna rappresenta per eccellenza il periodo dei viaggi di esplorazione via mare. Sicuramente ricorderete la scoperta dell’America (1492), la ricerca di nuove vie per le Indie in modo da ampliare la via delle spezie (1460), le esplorazioni dell’Oceano Pacifico (1520) …
Nel corso del XVIII e del XIX secolo il viaggio inizia ad essere concepito in maniera diversa: ai mercanti, ai diplomatici e ai pellegrini si uniscono intellettuali letterati, poeti, scrittori, artisti e musicisti. Il viaggio ora viene inteso come esperienza di maturazione. Con il Grand Tour attraverso l'Europa letterati e artisti intraprendono lunghi spostamenti con lo scopo di studio- formazione culturale e umana; accompagnano il viaggio valigie, borse e il necessario per le esigenze quotidiane, si sviluppano in questo momento oggetti creati per trasportare effetti personali e per contenere le comodità e la cui produzione, da aristocratica, diventa sempre più diffusa e borghese.
L’Epoca Contemporanea caratterizzata dallo sviluppo industriale e da un maggiore benessere diffuso nella maggior parte delle nazioni è il periodo in cui si diffonde l’esigenza di riposo e di fuga dai ritmi caotici delle città e dalla routine lavorativa. I mezzi di trasporto subiscono importanti miglioramenti tecnologici importanti e sviluppano la dimensione di comfort; da questo momento il viaggio inizia ad assumere una nuova dimensione diventando un’esperienza di piacere il cui fine è il divertimento delle classi sociali benestanti. Come conseguenza dello spostamento in massa di uomini si ha la nascita dell’attuale industria turistica.

Com’è viaggiare oggi? 

Nell’Epoca Contemporanea, ai giorni nostri, più di un miliardo di persone si sposta fuori dai propri paesi.
Gli statunitensi sono stati i primi a potersi permettere il viaggio all’estero, negli Anni 60 è arrivato il turno degli europei, poi ancora dei canadesi, giapponesi, australiani e infine, dagli anni ’80 in poi la voglia di viaggiare si è diffusa in quasi tutti i popoli del globo.
Anche il ritmo del viaggio ha subito una trasformazione che è andata di pari passo con il progressivo sviluppo delle società nei vari paesi. In passato il viaggio era caratterizzato dalla lentezza dei ritmi e da spostamenti contenuti e ristretti, oggi invece i luoghi sono sempre più vicini, le distanze ridotte, il mondo è sempre più interconnesso annullando le distanze tra persone, imprese e culture.

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