PARCO NAZIONALE DELLA VAL GRANDE


La Val Grande è una valle montana estesa fra la zona del Lago Maggiore e le Alpi Lepontine, qui la presenza dell’uomo non si riscontra da mezzo secolo ed è per questo che l’ambiente naturale ha ripreso a fare il suo corso evolvendosi liberamente.
Spesso a questo ambiente naturale viene associata la parola “wilderness” per indicare un territorio in cui la natura si sta riprendendo il suo spazio senza l’intervento umano, un ritorno ad una condizione primordiale dopo un utilizzo massiccio delle risorse da parte dell’azione dell’uomo.
La storia della Val Grande può essere sintetizzata in tre periodi:
-dal XIII al XX secolo, momento di massiccio intervento antropico con l’utilizzo di corti, alpeggi e taglio dei boschi;
-dagli anni ’50 agli anni ‘90 del Novecento, decenni di abbandono totale;
-dal 1992, inizio dell’intervento di tutela di questa superficie con l’istituzione ufficiale del Parco Nazionale della Val Grande.
Il processo di ritorno alla naturalità della Val Grande non è stato un intervento deciso dall’uomo, ma nasce come risultato del progressivo abbandono di attività agricole e forestali, conseguenza di eventi storici ed evoluzione sociale. Il parco offre un ambiente in cui flora e fauna vivono e si riproducono liberamente, è un museo a cielo aperto in cui capire una civiltà che si è sviluppata in uno dei luoghi più impervi e inospitali delle Alpi.
La Val Grande è un territorio montuoso, una valle chiusa accessibile solo da alti valichi, necessariamente a piedi e senza nessun mezzo di trasporto, qui si esercita l’arte del camminare! Il ritmo lento che questo ambiente richiede forse si discosta troppo dai ritmi frenetici della contemporaneità, ma è una dimensione necessaria per acquisire una nuova concezione di tempo e distanza calcolati in ore di fatica.
Le montagne presenti nella superficie del parco (15.000 ettari estesi su un territorio compreso nei comuni di Aurano, Beura Cardezza, Caprezzo, Cossogno, Cursolo Orasso, Intragna, Malesco, Miazzina, Premosello Chiovenda, San Bernardino Verbano, Santa Maria Maggiore, Trontano e Vogogna) sono 17. Queste vette, di cui la più alta è il Monte Todano con i suoi 2299 metri di altezza, sono raggiungibili da sentieri di livelli differenti e che offrono una volta raggiunta la cima a nord panorami sulle Grandi Alpi con i ghiacciai del Monte Rosa e a sud paesaggi più dolci ammorbiditi dalla presenza dei laghi.
All’interno del parco è possibile effettuare escursioni di una giornata o traversate di più giorni appoggiandosi ai bivacchi (strutture spartane ricavate da baite e strutture presenti in cui si trovano letti a castello o tavolati su cui dormire e l’essenziale per poter cucinare) per riposare o sostare durante la notte. In questo particolare contesto naturale ci si può dimenticare dei rumori della “civiltà”, si incontrano solo silenzio e i propri pensieri, anche se alle volte qualche aereo che sorvola l’area vi farà tornare alla dimensione del mondo contemporaneo! La Val Grande tuttavia è un luogo impervio e difficile, alcuni luoghi risultano quasi inaccessibili e richiedono una certa preparazione (purtroppo spesso si ha notizia di gente smarrita o in difficoltà su alcuni sentieri), ma ci sono anche escursioni semplici e sicure soprattutto nella zona dei laghi.
La Val Grande non affascina solo per la sua natura selvaggia, ma cela al suo interno anche aspetti misteriosi della civiltà alpina ricordando il passato di meta dell’intensa transumanza dalle valli limitrofe. Le incisioni rupestri dell’Alpe Prà di Cicogna e Sassoledo richiamano l’antica presenza umana che si esprime anche nei massi coppellati. I segni della presenza dell’uomo si possono cogliere con un’analisi approfondita del territorio e si riconoscono soprattutto nell’architettura popolare che ha saputo forgiare questo aspra porzione di terra. La Linea Cadorna è un segno di un passato più recente ed è una testimonianza storica molto importante dell’area valgrandina; si tratta di fortificazioni militari realizzate ai margini della valle durante la Prima Guerra Mondiale per il timore di un attacco austro-tedesco attraverso la vicina Svizzera. Ora le strade militari sono diventate sentieri escursionistici in cui spesso ci si imbatte in cartelli che ne danno informazioni.
I piccoli paesi che confinano con la superficie del Parco Val Grande sono ancora molto attaccati al loro passato, mantenendo vive tradizioni legate alla religiosità popolare e le antiche consuetudini del lavoro nei campi e del ciclo delle stagioni.
Una delle maggiori attrattive del parco è la ricchezza della vegetazione, un patrimonio naturale davvero eccezionale che si sviluppa grazie alle condizioni climatiche presenti e per l’influsso del Lago Maggiore. I boschi di latifoglie predominano nella bassa Val Grande, mentre il faggio è presente nell’alta Val Grande. Nei mesi primaverili, con il risveglio del ciclo della natura, il paesaggio si colora con ranuncoli, anemoni, violette, primule, narcisi, gigli e piccole orchidee. Nelle zone collocate a quote maggiori si trovano arbusti e prateria alpina.
Anche la fauna è molto ricca. Il camoscio risulta la specie più diffusa. Oltre un migliaio di esemplari trovano qui il proprio habitat nella boscaglia, altri ungulati presenti sono il capriolo, alcuni cervi e cinghiali; frequente è anche la presenza di volpi, tassi, faine, ricci, ghiri e scoiattoli. Tra i piccoli mammiferi topolini selvatici, arvicole e toporagni. L’avifauna mostra alcune specie particolari come il gallo forcello, il merlo acquaiolo e l’aquila reale, Nelle acque limpide dei torrenti si trovano trote e anfibi, tra i rettili le vipere sono incontri molto frequenti.

Spero di essere riuscita a darvi una breve descrizione storica e naturalistica del parco, un luogo magico e meraviglioso che adoro frequentare per una passeggiata solitaria quando necessito di un po' di tempo per me o in compagnia per escursioni più impegnative! Ma ricordate prima di effettuare una gita in Val Grande informatevi bene sul percorso che intendete intraprendere e recatevi in uno dei punti informazione del parco per richiedere mappe e materiale informativo anche perché i cellulari non prendono e non vi sarà possibile aiutarvi con il gps o google!!

Nessun commento:

Posta un commento